Piano di Prevenzione e Gestione Crisi Comportamentali
“Le fiabe non insegnano ai bambini che esistono i draghi. I bambini lo sanno già. Quello che le fiabe insegnano ai bambini è che i draghi possono essere sconfitti”
Chesterton
Con l’espressione “crisi comportamentale” si comprende una vasta gamma di comportamenti “esplosivi” che un numero crescente di bambini e ragazzi presenta a scuola, a casa e nei molteplici nei contesti di vita. Comportamenti che possono determinare rischi per i ragazzi che li mettono in atto, per i compagni, gli insegnanti e tutto il personale scolastico; si tratta di azioni che spesso risultano distruttive anche per oggetti e materiali scolastici.
Crisi comportamentali vengono segnalate sia in alunni certificati (con notevole frequenza in bambini e ragazzi con autismo, con ADHD, con disturbo oppositivo-provocatorio, ecc.) sia in alunni non certificati, a volte con problemi familiari e sociali, a volte no.
Un vasto corpus di esperienze e di pubblicazioni internazionali dimostra che esiste la possibilità di affrontare e attenuare tali crisi, intervenendo sulla capacità del contesto di comprendere quali fattori le inneschino nell’immediato e, contemporaneamente, sviluppando nel bambino o nel ragazzo in difficoltà, le capacità mancanti di comunicazione e di reciprocità sociale, la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni, la possibilità di positivi rapporti con gli altri, la costruzione di un senso di sé positivo e attivo. A complicare il quadro, vi è il fatto che le crisi causano grande preoccupazione nel contesto scolastico e sociale, minano i rapporti tra le famiglie e gli alunni, creano climi relazionali tesi e conflittuali, aumentano le difficoltà che gli insegnanti incontrano nella quotidianità di classi sempre più complesse.
Da questa convinzione è derivata la decisione di tracciare le linee fondamentali del Piano di Prevenzione e di Gestione delle crisi comportamentali a scuola. In alcuni Paesi la stesura di questo Piano è obbligatoria. Pur non sussistendo in Italia un vincolo normativo di questo genere, si ritiene che la Scuola possa servirsene efficacemente inserendolo sia nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa sia nei Piani Educativi Individualizzati o nei Piani Didattici Personalizzati.
Il Piano di prevenzione e gestione delle crisi comportamentali del nostro Istituto, approvato dal Collegio docenti unitario in data 31 ottobre 2017, con delibera n. 46 (aggiornato annualmente) è articolato in due parti:
- un Piano Generale, al quale si allega un Piano Prevenzione Crisi con relativi allegati (da compilare ogniqualvolta si verifichi una crisi) che riguarda l’organizzazione dell’istituzione scolastica e i rapporti con le altre istituzioni (in particolare i servizi socio-sanitari) e con le famiglie
- un Piano Individuale riferito a ciascun allievo che manifesti crisi comportamentali